
Abissi, fondali di circostanze inesplorate
ti colgono impreparato quando ti incammini su dei sentieri indecifrati
che sconfinano nell’ignoto senza richiesta di passaporto
stasera il cielo è senza intermittenza
fortuna la candela faccia il suo gioco
la timida fiammella che va e viene accarezzata dal venticello
gioco d’ombre sulle pareti di questo cubo chiamato stanza
vista non male, m’interrogo sulla duràta di quest’altra avventura
quello che è certo è che ora son qua, domani non si sa, ma va bene cosi
disteso fisso il soffitto
mi faccio domande un pò a caso, le risposte son puro svago
ma che in tutto questo apparentemente strano ci sia qualcosa si sano
oppure di raro, adesso divago farfugliando cosa senza nè coda nè capo
sottofondo medicali note d’un pianoforte
toccano tasti interni, dolenti